La Guida Definitiva agli ETS e al regime fiscale: come costituire una organizzazione non lucrativa e ottenere l’assistenza di un commercialista esperto

Gli Enti del Terzo Settore (ETS) svolgono un ruolo fondamentale nella società, offrendo servizi e supporto a chi è in situazioni di bisogno e promuovendo il benessere sociale. Queste entità benefiche operano senza scopo di lucro e godono di agevolazioni fiscali per promuovere e facilitare il loro operato. In questo articolo, esploreremo il concetto di ETS, il suo regime fiscale e come un commercialista può essere di grande aiuto durante la costituzione di una ETS.

 
Cos’è un ETS?

Un Ente del Terzo Settore, meglio conosciuto come ETS, è un’entità giuridica privata che ha lo scopo di perseguire finalità di utilità sociale, umanitaria, culturale, o di solidarietà. In altre parole, gli ETS si dedicano a servire il bene comune, aiutando categorie svantaggiate, promuovendo la cultura, l’istruzione, la ricerca scientifica e tanto altro. La principale caratteristica che distingue un ETS dalle altre organizzazioni è la mancanza di scopo di lucro: i profitti che derivano dalle attività svolte devono essere reinvestiti per il perseguimento degli scopi sociali.

 
Regime Fiscale degli ETS

Una delle ragioni principali per cui molte persone decidono di costituire un ETS è il regime fiscale agevolato a cui queste organizzazioni possono accedere. Questo trattamento fiscale speciale permette di ridurre notevolmente l’onere delle imposte, consentendo una maggiore disponibilità di risorse per realizzare gli scopi sociali.

 
Gli ETS godono delle seguenti agevolazioni fiscali:
  • Esenzione IVA: Le prestazioni di servizi e cessioni di beni effettuate dagli ETS per il perseguimento delle finalità istituzionali sono esenti dall’IVA. Questa esenzione si applica solo se le attività svolte dall’ETS rientrano nelle finalità previste dalla legge.
  • Esenzione dall’Imposta sul Reddito degli Enti e delle Società (IRES): Gli ETS sono esenti dall’IRES, a condizione che il reddito sia utilizzato esclusivamente per lo svolgimento delle finalità istituzionali e che non sia distribuito, nemmeno in modo indiretto.

  • Agevolazioni in materia di donazioni e donazioni liberali: Le erogazioni liberali effettuate a favore di un ETS possono godere di benefici fiscali per i donatori. È possibile detrarre dall’imposta sul reddito una percentuale delle somme devolute o dei beni donati.

 
Costituire un ETS

La costituzione di un ETS è un processo complesso e richiede attenzione a vari aspetti legali e fiscali. Un commercialista esperto può essere di grande aiuto in questa fase. Vediamo i passi principali per costituire un ETS:

  • Definire gli obiettivi: Prima di procedere con la costituzione, è fondamentale avere chiari gli obiettivi e le finalità che l’organizzazione intende perseguire. Questi devono essere dettagliati e specifici per garantire la conformità alle norme.

  • Creare lo statuto: Lo statuto è il documento fondamentale che regola il funzionamento dell’ETS. Deve contenere le norme per l’amministrazione, le finalità sociali, i criteri di selezione dei beneficiari e altri aspetti legali. Un commercialista può aiutare a redigere uno statuto adeguato alle normative vigenti.

  • Costituire l’associazione: L’ETS deve essere costituita come associazione o fondazione. È necessario registrare l’organizzazione presso l’ente preposto, compilando tutta la documentazione richiesta.

  • Richiedere il riconoscimento dell’ETS: Una volta costituita l’associazione, è necessario richiedere il riconoscimento di ETS presso il RUNTS (Registro Unico degli Enti del Terzo Settore). La richiesta deve includere tutti i documenti richiesti per dimostrare che l’organizzazione soddisfa i requisiti per essere considerata ETS ed eventualmente per l’acquisizione della Personalità Giuridica. L’acquisizione della Personalità Giuridica è condizione essenziale per la tutela dell’autonomia patrimoniale degli Organi gestori dell’ETS, che viene distino dal patrimonio dell’ETS. Di tal maniera l’ETS risponde con il proprio patrimonio ai debiti contratti per l’esercizio delle proprie attività, e chi agisce per conto dell’ETS (Amministratori e Procuratori) sono indenni da azioni patrimoniali nei propri confronti se agiscono in conformità a Legge e Regolamenti. È quindi essenziale l’intervento di un professionista che affianchi l’ETS anche per la gestione dell’organizzazione dell’Ente e la definizione di funzioni e poteri dei vari organi.

  • Tenere la contabilità: Le ETS sono tenute a mantenere una contabilità separata e accurata delle entrate e delle spese relative alle attività istituzionali. Un commercialista può fornire assistenza per garantire la corretta gestione della contabilità e per assicurarsi che l’organizzazione sia in regola con gli obblighi fiscali.

 

Il Ruolo del Commercialista 

Un commercialista esperto in materia di ETS può fornire assistenza e consulenza in molteplici modi durante la costituzione e la gestione dell’organizzazione:

  1. Consulenza legale e fiscale: Un commercialista specializzato in ETS conosce a fondo le normative fiscali e le leggi che riguardano queste organizzazioni. Sarà in grado di offrire consulenza personalizzata e garantire che l’organizzazione sia in linea con le leggi vigenti.

  2. Redazione di documenti: Un commercialista può aiutare nella redazione di documenti fondamentali, come lo statuto, e assicurarsi che contengano tutte le clausole necessarie per ottenere il riconoscimento di ETS.

  3. Governance dell’ETS: Aiutare i Fondatori e gli Associati a definire organigrammi, funzioni e poteri di tutte gli Organi deputati dalla gestione dell’ETS ed affiancarli nelle attività di controllo che saranno esperite dagli Enti Pubblici (RUNTS)

  4. Pianificazione fiscale: Un commercialista può suggerire strategie di pianificazione fiscale legittime per massimizzare gli incentivi fiscali disponibili per le ETS

  5. Gestione della contabilità: Un commercialista può supportare l’organizzazione nella corretta gestione della contabilità e nell’adempimento degli obblighi fiscali e contabili.

In conclusione, gli ETS svolgono un ruolo essenziale nel promuovere il benessere sociale e aiutare le persone in situazioni di bisogno. La loro costituzione e gestione richiedono attenzione a diversi aspetti organizzativi, legali e fiscali, motivo per cui è consigliabile coinvolgere un commercialista esperto in materia di ETS. Con l’aiuto di un professionista, sarà possibile costituire e gestire l’organizzazione in modo efficace, assicurandosi di ottenere tutti i benefici fiscali previsti dalla legge per sostenere le attività sociali.

Guida alla costituzione di una Start-up e il ruolo del commercialista: tutto ciò che devi sapere

Negli ultimi anni il termine “start-up” è diventato sempre più comune nel mondo degli affari. Queste nuove realtà imprenditoriali si stanno diffondendo rapidamente grazie alla loro natura innovativa e al loro potenziale di crescita esplosiva. Ma cos’è esattamente una start-up e come può essere costituita in modo adeguato dal punto di vista fiscale? In questo articolo, esploreremo la definizione di start-up, il suo regime fiscale e il ruolo fondamentale che un commercialista svolge nel processo di costituzione di questo tipo di attività.

 
Cos’è una Start-up?

Una start-up è una giovane impresa, spesso fondata da un gruppo di imprenditori, con l’obiettivo di sviluppare e commercializzare un’idea innovativa. Queste aziende si concentrano solitamente su settori ad alto tasso di crescita e sono alla ricerca di un vantaggio competitivo nel mercato. Caratterizzate da una mentalità imprenditoriale, le start-up sono focalizzate sulla creazione di nuovi prodotti, servizi o tecnologie in grado di soddisfare le esigenze di un determinato target di clientela.

 
Regime Fiscale per le Start-up

Dal punto di vista fiscale, le start-up possono beneficiare di regimi specifici, che mirano a sostenere il loro sviluppo iniziale e incoraggiare gli investimenti. In molti Paesi esistono agevolazioni fiscali create appositamente per le giovani imprese e questo rappresenta uno degli aspetti più interessanti per chi vuole avviare una start-up.

 
Regime Fiscale per Start-up in Italia

In Italia, le start-up possono usufruire del regime agevolato noto come “Regime Fiscale agevolato per le nuove imprese innovative” (art. 27, commi 1-8 del D.L. n. 179/2012). Per accedere a questo regime, l’azienda deve soddisfare specifici requisiti, tra cui:

  1. Innovatività: La start-up deve dimostrare di possedere caratteristiche di innovatività, che possono essere legate a prodotti, processi, modelli di business o organizzazione.
  2. Giovane impresa: L’azienda non deve avere più di 60 mesi di attività alla data di opzione per il regime agevolato.
  3. Settori ammessi: Il regime agevolato è applicabile solo a determinati settori di attività riconosciuti come strategici per lo sviluppo dell’innovazione.
 
Benefici del Regime Fiscale per le Start-up in Italia

L’adesione a questo regime fiscale può fornire diversi vantaggi alle start-up italiane, tra cui:

  • Aliquota IRES ridotta: Le imprese possono beneficiare di un’aliquota IRES ridotta al 15% per i primi tre periodi di imposta in cui riportano un reddito.
  • Credito d’imposta: Le start-up possono ottenere un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute per ricerca e sviluppo, fino a un massimo di 1 milione di euro annui.

  • Esenzione IRAP: Le nuove imprese innovative sono esenti dal pagamento dell’IRAP per i primi tre periodi di imposta in cui riportano un reddito.
 
Il Ruolo del Commercialista nella Costituzione di una Start-up

Il processo di costituzione di una start-up può essere complesso e delicato, soprattutto per coloro che non hanno esperienza nel settore. In questa fase iniziale, un commercialista esperto può svolgere un ruolo fondamentale fornendo supporto e consulenza. Vediamo quali sono le principali attività in cui il commercialista può essere di aiuto:

  1. Scelta della forma giuridica: Il commercialista può aiutare gli imprenditori nella scelta della forma giuridica più adatta per la start-up. Tra le opzioni più comuni ci sono la società a responsabilità limitata (SRL) e la società per azioni (SPA).
  2. Redazione dello Statuto: Il commercialista può redigere lo statuto dell’azienda, il documento fondamentale che definisce l’oggetto sociale, l’organizzazione interna, le quote o azioni dei soci, e le regole di funzionamento.

  3. Registrazione e Pratiche Amministrative: Il commercialista può occuparsi della registrazione della start-up presso il Registro delle Imprese e svolgere tutte le pratiche amministrative necessarie.
  4. Gestione Fiscale e Contabile: Il commercialista può gestire la contabilità e le questioni fiscali dell’azienda, garantendo la corretta compilazione delle dichiarazioni dei redditi e dei bilanci.
  5. Consulenza Finanziaria: Il commercialista può fornire consulenza finanziaria e aiutare la start-up a pianificare il proprio sviluppo economico nel breve e lungo termine.

In conclusione, le start-up rappresentano un’opportunità straordinaria per gli imprenditori che desiderano sviluppare idee innovative e crescere rapidamente nel mercato. Per garantire una costituzione adeguata dal punto di vista fiscale e per ottenere i benefici previsti dai regimi agevolati, è essenziale affidarsi a un commercialista esperto. Un professionista può fornire il supporto necessario nell’avvio dell’attività, consentendo agli imprenditori di concentrarsi sulla realizzazione del loro progetto e sul raggiungimento degli obiettivi.