L’Informativa ESG nel Bilancio d’Esercizio

Negli ultimi anni, l’attenzione verso tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG, dall’inglese Environmental, Social, Governance) è
cresciuta esponenzialmente. Le aziende di tutto il mondo, a prescindere dalla loro dimensione, sono sempre più chiamate a rispondere a queste problematiche, non solo per motivi etici, ma anche per rispondere alla domanda di trasparenza e responsabilità da parte degli investitori, dei consumatori e delle autorità regolatorie. In questo contesto, l’informativa ESG nel bilancio d’esercizio si sta affermando come uno strumento fondamentale per comunicare le performance aziendali in relazione a questi aspetti.

 
Cos’è l’informativa ESG?

Il termine ESG si riferisce a tre ambiti di valutazione non finanziaria che riguardano:

E (Environmental) – Ambiente: comprende l’impatto dell’azienda sull’ambiente, come le emissioni di CO2, la gestione dei rifiuti, il consumo di risorse naturali, la sostenibilità e l’efficienza energetica.

S (Social) – Sociale: riguarda le pratiche aziendali in relazione alle persone, come il benessere dei dipendenti, la diversità, la parità di genere, i diritti umani e l’impegno verso la comunità.

G (Governance) – Governance: si concentra sulla gestione aziendale, sulla trasparenza, sulle politiche di anti-corruzione, sulla struttura del consiglio di amministrazione e sulle pratiche di rendicontazione.

L’informativa ESG consiste, quindi, nell’inclusione di queste informazioni nel bilancio d’esercizio, in modo da fornire una visione più completa e trasparente della realtà aziendale, integrando gli aspetti tradizionali del bilancio finanziario con quelli non finanziari.

 
L’importanza dell’informativa ESG

L’informativa ESG è oggi una necessità per diverse ragioni:

  • Regolamentazione crescente: Le normative a livello europeo e internazionale stanno diventando sempre più rigide. In Europa, la Direttiva UE sulla divulgazione delle informazioni non finanziarie (NFRD) e il regolamento SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) obbligano le imprese a rendicontare le informazioni non finanziarie e le politiche relative alla sostenibilità. In Italia, la normativa si è evoluta con l’introduzione della Legge n. 208 del 28 dicembre 2015, che ha esteso le obbligazioni di informativa alle società quotate e agli enti di interesse pubblico.
  • Trasparenza e fiducia: Gli investitori e i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità delle imprese. La trasparenza nelle pratiche ESG aumenta la fiducia nei confronti dell’azienda, poiché dimostra l’impegno verso un comportamento responsabile.
  • Competitività e reputazione: Le aziende che dimostrano un forte impegno verso la sostenibilità godono di una reputazione migliore e sono più competitive sul mercato. Ciò si riflette anche nella capacità di attrarre investimenti da fondi ESG, sempre più orientati a investire in aziende che rispettano standard elevati di sostenibilità.
  • Minimizzazione dei rischi: Un’azienda che non gestisce correttamente gli aspetti ambientali, sociali e di governance può essere soggetta a rischi significativi, come multe, cause legali, danni reputazionali e perdite economiche derivanti da una cattiva gestione di queste tematiche.
 
Le normative e gli standard per l’informativa ESG

Il panorama normativo e gli standard di riferimento per l’informativa ESG sono in continua evoluzione, ma ci sono già alcune leggi e linee guida che le aziende devono seguire.

  • Direttiva NFRD (Non-Financial Reporting Directive). La Direttiva UE 2014/95 obbliga le grandi imprese di interesse pubblico a divulgare informazioni non finanziarie nei loro bilanci d’esercizio. Le informazioni richieste riguardano principalmente le questioni ambientali, sociali, i diritti umani, la lotta alla corruzione e alla bribery, nonché la diversità nelle pratiche di governance. L’obiettivo di questa direttiva è quello di rendere le informazioni comparabili, verificabili e utili per gli investitori, al fine di permettere una valutazione più completa delle performance aziendali.
  • CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). La proposta di direttiva CSRD, che va a sostituire la NFRD, è stata adottata dalla Commissione Europea nel 2021. Essa amplia notevolmente i requisiti di disclosure e prevede che tutte le grandi imprese, indipendentemente dalla loro quotazione, siano obbligate a divulgare informazioni ESG. Le nuove linee guida stabiliscono che le aziende dovranno adottare standard di reporting più specifici e uniformi, e le informazioni ESG dovranno essere verificate da un revisore esterno.
  • Global Reporting Initiative (GRI). La Global Reporting Initiative (GRI) è uno degli standard di riferimento più noti a livello internazionale per la rendicontazione ESG. La GRI fornisce una serie di linee guida per le aziende che vogliono rendicontare le proprie performance non finanziarie. Lo standard GRI si concentra principalmente su impatti diretti e indiretti, includendo una vasta gamma di tematiche ambientali, sociali e di governance.
  • SASB (Sustainability Accounting Standards Board). Il SASB sviluppa standard di reporting che si concentrano principalmente sugli aspetti ESG rilevanti per ciascun settore industriale. Questi standard sono particolarmente utili per gli investitori, poiché forniscono indicatori di performance che permettono di valutare le imprese sulla base di aspetti ESG che sono cruciali per il loro specifico settore.
  • Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD). La Task Force on Climate-related Financial Disclosures fornisce linee guida per la rendicontazione degli impatti legati ai cambiamenti climatici. La TCFD si concentra principalmente sulle questioni relative ai rischi e alle opportunità derivanti dal cambiamento climatico, come il rischio di transizione e il rischio fisico, che le imprese devono considerare nel loro bilancio e nella loro strategia di lungo termine.
 
L’informativa ESG nel Bilancio d’Esercizio

L’informativa ESG nel bilancio d’esercizio è destinata a diventare una parte integrante del reporting aziendale, al pari delle informazioni finanziarie tradizionali. Essa deve fornire una panoramica chiara e completa delle attività e delle performance dell’azienda in relazione agli aspetti ESG.

Sezione Ambientale (Environmental)

In questa sezione, l’azienda deve includere informazioni relative ai suoi impatti sull’ambiente. Tra i temi trattati possono esserci:

  • Emissioni di gas serra: le quantità di CO2 emesse nell’atmosfera e le politiche adottate per ridurre l’impronta ecologica.
  • Uso delle risorse naturali: l’efficienza nell’utilizzo delle risorse come acqua ed energia.
  • Gestione dei rifiuti: politiche di riduzione, riciclo e smaltimento dei rifiuti.
  • Sostenibilità e innovazione: descrizione delle attività in corso per migliorare la sostenibilità dei prodotti e dei processi aziendali.

Sezione Sociale (Social)

In questa sezione vengono presentate le pratiche aziendali riguardanti i dipendenti, i fornitori, i consumatori e le comunità. Alcuni dei temi trattati possono essere:

  • Diritti dei lavoratori e benessere: le politiche relative alla salute e sicurezza dei dipendenti, alle condizioni di lavoro e alla parità di genere.
  • Diversità e inclusione: le pratiche adottate per promuovere la diversità nelle assunzioni e nella gestione del personale.
  • Impatto sulla comunità: le iniziative sociali e le attività di beneficenza, nonché il supporto a iniziative locali.

Sezione di Governance (Governance)

Questa sezione riguarda la gestione dell’azienda e le sue pratiche di governance. Gli argomenti trattati possono includere:

  • Composizione del consiglio di amministrazione: trasparenza sulla struttura del consiglio, con informazioni su indipendenza, diversità e competenze.
  • Etica aziendale: politiche di anticorruzione e di integrità.
  • Rendicontazione e trasparenza: processi di audit interni e esterni per garantire la qualità delle informazioni riportate.
 
Conclusioni

L’informativa ESG nel bilancio d’esercizio è diventata una componente cruciale per le aziende che desiderano rispondere alle sfide e alle richieste del contesto economico e sociale attuale. Non è più sufficiente rendicontare solo i dati finanziari, ma è necessario integrare anche gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Attraverso un’informativa ESG completa e trasparente, le aziende non solo rispondono alle normative in vigore, ma dimostrano anche un impegno concreto verso un futuro più sostenibile e responsabile, migliorando la loro reputazione e la fiducia degli investitori.